Tiranti e ancoraggi
DESCRIZIONE TECNOLOGIA
I tiranti in acciaio sono elementi strutturali che operano in trazione, quindi sono in grado di trasmettere forza al terreno attraverso armature (tratto passivo libero di prolungarsi) e bulbi di ancoraggio (tratto attivo ancorato al terreno).
Trovano largo impiego, infatti, nella stabilizzazione di pareti rocciose, per ancorare al terreno paratie e/o muri di sostegno e comunque in tutti quei campi dell’ingegneria dove c’è l’esigenza di trasferire i vincoli necessari alla statica dell’opera in zone in cui il terreno offre la possibilità di assorbire le sollecitazioni in gioco.
Le tecniche di perforazione e di iniezione per la formazione dei tiranti in trefoli e/o barre filettate dovranno essere le più idonee in relazione alla natura del terreno da attraversare.
In particolare, dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari ad evitare il franamento delle pareti del foro, la contaminazione dei tiranti, l’interruzione e/o l’inglobamento di terreno nella guaina cementizia che solidarizza il tirante al terreno circostante.
Di norma, le perforazioni saranno quindi eseguite secondo le seguenti modalità:
– a rotopercussione con martello a fondo foro e con circolazione di aria compressa;
– a rotazione con l’utilizzo di batteria di aste elicoidali o di idoneo utensile di perforazione.
Le attrezzature necessarie per la realizzazione dei tiranti di ancoraggio sono essenzialmente le seguenti:
– sonda perforatrice cingolata per operazioni di perforazione;
– nel caso di perforazione a rotopercussione: batteria di aste di diametro congruente al diametro del foro di progetto alla cui estremità inferiore è montato l’utensile di perforazione (martello fondo foro);
– nel caso di perforazione a rotazione: batteria di eliche di diametro interno congruente al diametro del foro di progetto;
– centrale di confezionamento della miscela cementizia costituita da silos orizzontale o verticale; vasca di stoccaggio per l’acqua; miscelatore ad elevata turbolenza; agitatore; iniettori per il pompaggio della sospensione cementizia dall’impianto alla sonda perforatrice.
SCHEMA OPERATIVO
La realizzazione di un tirante consta delle seguenti fasi esecutive:
FASE 1 Posizionamento della sonda di perforazione ed inizio perforazione
La sonda di perforazione viene movimentata dall’operatore in modo tale da far coincidere l’asse delle aste di perforazione con il picchetto.
Una volta posizionata la sonda, l’operatore movimenta il mast della sonda medesima in modo tale da raggiungere l’inclinazione richiesta dal progetto.
La perforazione consiste nell’inserire nel terreno una batteria di aste a rotazione o rotopeercussione in relazione al tipo e alle caratteristiche del terreno da attraversare.
FASE 2 CONFEZIONAMENTO DELLA SOSPENSIONE CEMENTIZIA
Prima della fase di iniezione, deve essere confezionata la miscela cementizia costituita da acqua, cemento ed eventuali additivi.
La miscela cementizia viene preparata e confezionata nella centrale di iniezione e confezionamento con composizione come da capitolato.
FASE 3 ALLESTIMENTO DEL TIRANTE
Completata la perforazione si dovrà provvedere a rimuovere i detriti presenti nel foro, quindi ad inserire entro il foro il tirante in trefoli o la barra filettata, che dovrà essere conforme ai disegni di progetto.
FASE 4 INIEZIONE
La solidarizzazione del tirante al terreno verrà eseguita con l’utilizzo della miscela cementizia in base al tipo di riempimento scelto che può essere a gravità nel caso delle barre filettate e/o a bassa pressione nel caso dei tiranti in trefoli tramite apposite “cannucce” legate ai trefoli, si provvederà al riempimento del foro e del bulbo del tirante secondo le prescrizioni fornite dalla casa costruttrice.
Il riempimento, in entrambi i casi, sarà proseguito sino a che la miscela cementizia immessa risalga in superficie senza inclusioni